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DdL bilancio 2026: misure fiscali e di sostegno al reddito

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028. Il disegno di legge prevede un intervento di circa 18 miliardi medi annui (comunicato 17 ottobre 2025, n. 146).

 

Nell’ambito delle misure fiscali e di sostegno al reddito sono previsti:

– riduzione della seconda aliquota dell’IRPEF – scaglione tra 28 e 50mila euro – che passa dal 35% al 33%. La riduzione sarà sterilizzata per i redditi superiori a 200.000 euro.

– regime fiscale agevolato sui rinnovi contrattuali, premi di produttività e trattamento accessorio.

– confermata per il 2026 la disciplina in merito al bonus ristrutturazione sulla prima casa al 50%.

– confermata la cosiddetta flat tax al 15 per cento per i redditi da lavoro dipendente o da pensione fino a 35mila euro.

Con riferimento alle imprese, si prevede invece:

– ai fini delle imposte sui redditi, le imprese che acquistano beni strumentali nuovi potranno beneficiare della maggiorazione del costo di acquisizione per calcolare ammortamenti e canoni di leasing nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro. Nel caso di investimenti green si applica nella misura del 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 140% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e del 90% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro;

– la soglia esentasse dei buoni pasto elettronici per i dipendenti passa da 8 euro a 10 euro;

– saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (ZLS);

– è prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax. Viene rifinanziata anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”.

Confermato il contributo del settore finanziario con il coinvolgimento di banche e assicurazioni. Tra le misure è prevista la proroga del rinvio delle deduzioni relative alle svalutazioni e perdite su crediti, nonché del costo dell’avviamento, connesse alla rilevazione delle imposte differite attive (DTA). Sugli utili accantonati a patrimonio che vengono liberati e distribuiti prevista una imposta agevolata. Modificata aliquota IRAP e confermata parziale deducibilità di perdite ed eccedenze ACE.)

Vengono, infine, introdotti interventi di pacificazione fiscale rivolti ai contribuenti per i carichi affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023. Questi ultimi potranno essere definiti in una unica soluzione oppure pagati in 9 anni, in 54 rate bimestrali uguali. La misura è rivolta ai contribuenti che hanno presentato la dichiarazione ma hanno omesso il pagamento. Vi è la possibilità di aderire alla misura anche per gli enti locali.

CCNL Oreficeria Industria: riprende la trattativa

Trasferta, reperibilità e lavoro a turni tra gli argomenti discussi

Il 15 ottobre è ripresa la trattativa per il rinnovo del CCNL Oreficeria Industria scaduto lo scorso dicembre.

Durante l’incontro le Parti hanno trovato un accordo sui trattamenti economici della trasferta,e della reperibilità, come richiesto dalla piattaforma unitaria.

Per quanto riguarda il lavoro a turni  le Parti hanno stabilito un riconoscimento economico, non previsto dai precedenti accordi.

E’ stata, infine, evidenziata la necessità di regolare la materia del mercato del lavoro in merito ai contratti a tempo determinato ed alla loro durata.

Il prossimo incontro è fissato per i primi di ottobre per discutere sull aparte economica.

ISCRO: la scadenza è il 31 ottobre

La domanda deve essere presentata tramite il servizio “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” (INPS, comunicato 16 ottobre 2025).

Il prossimo 31 ottobre scade il termine per inviare la domanda per l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) tramite il servizio online. La prestazione in questione è un’indennità istituita in via sperimentale nel triennio 2021-2023 e riconosciuta a regime dal 1° gennaio 2024, a beneficio degli iscritti alla Gestione Separata, che esercitano attività di lavoro autonomo come professione abituale (articolo 2, comma 26, Legge 335/1995). È stata introdotta per indennizzare eventuali riduzioni della capacità reddituale, dovute a diminuzione dell’attività lavorativa.

L’importo è pari al 25%, su base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomo, dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda.

Si può fruire dell’indennità erogata per sei mesi, a partire dal giorno successivo alla data di invio della domanda, ma non si può richiederla nel biennio successivo all’anno di inizio della fruizione. L’indennità non prevede accredito di contribuzione figurativa.

L’ISCRO è incompatibile con trattamenti pensionistici, NASpI, DIS-COLL, Indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo, Assegno di Inclusione e cariche politiche.

Nel 2026 l’INPS darà comunicazione con atti ufficiali della nuova apertura dei termini per l’invio delle domande.