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Congedo parentale: aggiornato il servizio online

Inserita una nuova funzionalità che consente a cittadini e Contact center multicanale la consultazione dei periodi richiesti (INPS, messaggio 30 giugno 2025, n. 2078). 

L’INPS ha comunicato che il servizio “Domande di maternità e paternità” è stato integrato con la nuova funzionalità “Consulta contatori congedo parentale” per consentire al cittadino e al Contact center multicanale dell’Istituto la consultazione dei congedi parentali richiesti.  

La nuova funzionalità, accessibile direttamente dal servizio, consente di consultare le proprie richieste di congedo parentale relative a nascite o adozioni/affidamenti avvenuti negli ultimi 12 anni.

Per ogni figlio nato o adottato/affidato, ciascun genitore può consultare le seguenti informazioni:

– totale congedo parentale;
– totale congedo parentale accolto con indennità;
– totale congedo parentale accolto senza indennità.

Cliccando sul pulsante “Dettaglio periodi”, ciascun genitore può inoltre consultare il dettaglio dei periodi richiesti suddivisi tra periodi definiti (accolti o respinti) e periodi in lavorazione.

Il dato “totale” del contatore (con o senza indennità) considera solamente i periodi di congedo parentale “accolti” e non anche i periodi “in lavorazione”.

Tramite il pulsante “Mostra filtri” è possibile applicare dei filtri alla lista, mentre tramite il pulsante presente nella colonna “Azioni” è possibile visualizzare le informazioni relative alla domanda trasmessa attraverso i canali telematici.

Se il genitore richiedente ha figli che abbiano compiuto 12 anni o minori adottati/affidati per i quali siano trascorsi più di 12 anni dall’ingresso in famiglia (o abbiano compiuto la maggiore età) la procedura non mostra alcun risultato, non sussistendo più il diritto al congedo parentale.

L’INPS, infine, fornisce il link per l’accesso al servizio “Domande di maternità e paternità”, al cui interno è presente la funzionalità “Consulta contatori congedo parentale”, ovvero https://serviziweb2.inps.it/AS0207/DomandeMatFrontEnd/webapp/homepage.

CCNL Assicurazioni Ania: i contenuti della piattaforma

I sindacati chiedono un aumento economico per bilanciare l’inflazione

Lo scorso 27 giugno i sindacati Fisac-Cgil, Fist-Cisl, Fisac-Cgil, Fna, Snfia e Uilca hanno presentato la piattaforma di rinnovo, soggetta ad approvazione degli organismi Sindacali Nazionali e delle Assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese di assicurazione.

Tra le novità viene disciplinato il diritto alla disconnessione, ovvero il non coinvolgimento dei lavoratori al di fuori degli orari contrattualmente previsti per espletare i compiti lavorativi assegnati, tramite telefonate, sms, videochiamate, whatsapp, chat, maggiore tutela dei lavoratori padri con l’incremento dei congedi parentali e per i caregiver maggiori tutele per garantire  la conciliazione fra lavoro e le necessità di cura dei familiari.

Per quanto riguarda la richiesta economica oltre ad aumenti per tutelare i lavoratori dall’inflazione, viene richiesta l’equiparazione economica al 3° livello amministrativo dell’operation ed il riconoscimento al 5° livello dei Coordinatori di Team.

Infine, i sindacati propongono la riduzione di un’ora dell’orario di lavoro settimanale su cinque giorni.

Criteri di selezione per i controlli preventivi delle dichiarazioni 730/2025 con rimborso

L’Agenzia delle entrate ha stabilito i criteri di selezione per il controllo preventivo delle dichiarazioni dei redditi, modello 730/2025, che risultano a rimborso (Agenzia delle entrate, provvedimento 1 luglio 2025, n. . 277593).

I controlli preventivi possono essere applicati a dichiarazioni presentate direttamente, tramite il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, o anche tramite CAF o professionisti abilitati.

 

Le dichiarazioni oggetto di controllo sono quelle modello 730/2025 con esito a rimborso che presentano modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata le quali incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta.
Un ulteriore motivo di controllo è che tali modifiche presentino elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati nel provvedimento, o che determinino un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.

Gli elementi di incoerenza che possono portare alla selezione per il controllo preventivo sono individuati come segue:

  • scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche;
  • presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.

L’Agenzia delle entrate può effettuare i controlli preventivi in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa.
Questi controlli devono essere svolti entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, o dalla data di trasmissione, se quest’ultima è successiva al termine.

 

Il rimborso spettante, una volta concluse le operazioni di controllo preventivo, è erogato dall’Agenzia non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, o dalla data di trasmissione se successiva.